Massa e crisi dell’appartenenza
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La cura come promessa o la cura come minaccia? Qualunque relazione di cura trae la sua ragione di esistere dall’esercizio di un potere e il rapporto necessario, in varie forme e conseguenze, tra potere, cambiamento e libertà è il tema centrale di questo libro che, pubblicato per la prima volta nel 2008 per i tipi della casa editrice la meridiana, col titolo Ho perso le parole. Potere e dominio nelle pratiche di cura, ha accompagnato gli studi universitari e la specializzazione long-life learning di tante professioniste e di tanti professionisti che operano nel campo della salute, dell’educazione, dell’istruzione, della presa in carico, dell’accoglienza, della tutela dei diritti, eccetera.
Durango Edizioni propone, in forma tascabile, una versione essenziale e rivista di questa attualissima monografia, organizzandola in tre parti: Archeologia delle pratiche di cura, La parola, le parole e Pratiche identitarie.
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Felice Di Lernia, antropologo ed epistemologo, si occupa di sistemi, relazioni, teorie e pratiche di cura, di aiuto, educative, famigliari, eccetera. Tra le sue pubblicazioni in ambito saggistico si segnala in particolare la promozione e la curatela delle edizioni italiane di Psicologia della liberazione di Ignacio Martín Baró (con Mauro Croce, 2018) e Tra segreto e vergogna: la violenza filio-parentale di Roberto Pereira (con Maurizio Coletti, 2019) entrambe per Bordeaux Edizioni.
Codice ISBN (cartaceo)9788899476694 | 9788899476649 |
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Collana | Lavorare il mondo |
Anno di pubblicazione | 2023 |
N° pagine | 247 |
Formato | 115×190 mm |
Versione | Cartacea |